mercoledì 20 novembre 2013

Primo giorno di sole

dopo non so più quanto, e la prospettiva di passare il pomeriggio in uno sgabuzzino angusto a fare fisioterapia col sottofondo delle chiacchiere demenziali provenienti dalla sala d'aspetto, non ha alcun effetto tonificante sulla mia povera psiche.
Comunque, il modesto soleggiamento odierno avrà sorte effimera. Meglio così. Torniamo ai nostri boschi fradici e alle solitudini tempestose di sempre.

venerdì 15 novembre 2013

Ode all'autunno

Saranno anche belli i cieli tersi d'estate, le vastità turchine e i contorni delle cose affilati dal sole, ma io amo i cieli bui dell'autunno, quando spira il gelo d'inverno tra le ultime dolcezze piovigginose. Mi piace il momento cupo del passaggio, quando gli alberi, svanita la prima vera tempesta, si scoprono a brandelli; quando il crepuscolo precipita all'improvviso e l'aria candida ti taglia le mani. È un tempo dolce, questo. Un tempo da passare dietro un vetro illuminato ascoltando le Suites Inglesi; il sogno di un Nord ideale di bimbi in slitta e maglioni jacquard e cori e vetrofanie di Natale. Un Nord che non esiste, se in Norvegia non è più possibile portare al collo un crocifisso.
Oltre al bel clima autunnale, la giornata si è distinta per la puntata di Wikiradio dedicata a John Keats e raccontata - al solito splendidamente - da Franco Buffoni.