È almeno un anno - sicuramente a partire dall'incendio di Dacca del novembre 2012 - che prima di comprare un capo di abbigliamento mi sincero che non sia stato prodotto in Bangladesh. Raramente riesco a concedermi un capo prodotto in Italia ma, quando succede, mi sento soddisfatta e a posto con la coscienza. Certo alla luce di quello che è successo oggi mi chiedo che senso abbia il mio scrupolo. Di cosa parliamo quando parliamo di Made in Italy?
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