domenica 8 dicembre 2013

Le primarie, il lupo, Pierino e il narratore.

Provo un'intensa antipatia per Matteo Renzi. La prima cosa che odiai in lui, anni fa, quando a malapena sapevo chi fosse, fu la voce: mi capitò di sentirlo alla radio nel ruolo di narratore in Pierino e il lupo e l'irritazione fu istantanea. Avvertii nel suo tono una smania di protagonismo che mi procurò un intenso fastidio. Unitamente alla sua popolarità è aumentata anche la mia avversione nei suoi confronti. Credo sia questa la ragione per cui stamattina, all'improvviso, ho sentito il bisogno di fare una cosa che mai mi sarei aspettata da me stessa: mettermi in coda per le primarie. Ebbene sì, perché nella sala consiliare del comune di Villaguardia, oggi, poco prima delle 14, sono stata testimone di una (seppur modesta) coda. Sono una specialista delle cause perse, certo, ma anche una ribelle orgogliosa, e non volevo consegnarmi alla sconfitta senza manifestare il mio dissenso. Non ho mai votato Pd e di certo non comincerò adesso. Voglio vedere il narratore alla prova dei fatti, al netto delle sue ciance.

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