Segnalo il prezioso volumetto distribuito in allegato al numero di dicembre della rivista Rumore. La "guida pratica" dei Joy Division curata da Luca Frazzi non è solo un efficace riassunto della vicenda aristica – inscindibile da quella umana - di Ian Curtis, ma anche una rilettura filologicamente corretta della produzione della band, un riposizionamento doveroso all’interno delle coordinate del post- punk, contro la logica corrente che tende a inglobare nel fenomeno “dark” tutto ciò che nacque, musicalmente parlando, dalle ceneri del ‘77. Illuminante a questo proposito l’intervista a Federico Fiumani dei Diaframma, posta in appendice all’excursus biografico.
La franchezza di Fiumani è ammirevole, commoventi i suoi ricordi e incolmabile, viene da dire, la distanza fra i ventenni di oggi e quelli di allora. Gli ultimi eroi (e il pensiero devoto va a Bowie, il maestro), gli ultimi a confondere arte e vita fino, spesso, a morirne, sono stati proprio loro, quelli che hanno avuto vent’anni nei '70 e '80 del secolo scorso.
2 commenti:
Ottimo suggerimento che mi riprometto di cogliere al volo, cara amica mia.
Sempre eccellente il tuo scrivere..
Grazie, un abbraccio
Xelah
leggerò l'intervista.
ciao!
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