Poeta di regime
Mettendo dentro 120 grammi
di penne Buitoni nel mio piatto
guardai la tele tutto soddisfatto:
"O Berlusconi, dio mio, dammi
le 200 cosce dei miei sogni
quotidiani!" supplicai, e venni
appena le danzanti quindicenni
riempirono lo schermo. I miei bisogni
d'amore avendo spruzzato sul muro
mi sedetti a mangiare. Ma nel giro
di un minuto mi ritornava duro
l'obelisco della poesia. Ché in tiro
sempre torna l'arcadico siluro
nel mezzo del programma che più ammiro.
(Aldo Nove, da "Fuoco su Babilonia!" poesie 1984 - 1996, Crocetti)
2 commenti:
La sentenza mi ha sorpreso. Se avessi scommesso, avrei perso tutto ... ma ne sarebbe valsa la pena.
Ce ne libereremo, una buona volta?
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