C’è chi ride e c’è chi piange,
lei dorme, dorme
e intorno al suo riposo spuntano fiori di campo.
Lì il vento accumula
le più dolci dolcezze della scorta dell’estate,
accanto a campi di grano maturo.
Lì i gigli, e la rosa rossa
incupisce. Lì finchè l’ultimo sole
avvampa a occidente, cantano
i tordi, e una brezza fresca
accarezza le foglie quando la sera tace.
Di giorno lì canta l’allodola
e spuntano erbe di ogni sorta
di notte volteggia la nottola,
e senza sosta il vento porta
lo scampanio di chiese lontane.
Notte e mattino, meriggio e crepuscolo,
quel suono porta il Paradiso nei suoi sogni.
La lunga notte è terminata:
finchè le saranno strappate le funebri bende,
è questa la buona sorte assegnata
alla sua anima che riposa assolta.
Christina Rossetti “Sound sleep”, traduzione Giuliana Scudder, Rizzoli 1995
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