Ecco: adesso comincia la stagione in cui bisognerebbe possedere il dono dell’ubiquità e un portafoglio a fisarmonica dotato di autoalimentazione (leggi: fenomeno di generazione spontanea delle banconote); indispensabile poi la totale assenza di impegni di qualsiasi natura.
Non potendo disporre ahimè di nessuno dei sopraelencati requisiti, dubito che trarrò profitto dall’abbondanza di concerti che stanno per scatenarsi a raffica nei luoghi più disparati della penisola. Diamanda Galas, ad esempio, me la perderò di nuovo. Vabbè. Oltre al già chiacchierato Morrissey. E mi sa che l'elenco è destinato ad allungarsi.
2 commenti:
anch'io! mi viene un'avidità infantile... PS dopo aver ponderato un po', il giudizio di fattibilità sulla spedizione Morrissey tende decisamente al negativo.
...e parafrasando il poeta "anche sul luogo v'è poi da ridire". Rimini a metà luglio: non so se mi spiego.
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