Fine della corsa. Fine del blog. Sì sì, proprio così, io e questo blogghino abbiamo resistito ben oltre le previsioni e adesso è l’ora della ritirata.
“Dovresti aprire un blog” mi aveva detto lui un lentissimo pomeriggio d’ufficio dell’anno scorso.
“Un blog io?! Ma tu sei fuori…”. E invece due giorni dopo il blog aveva preso forma e consistenza ed era perfettamente online.
Ed ora ho detto tutto quel che c’era da dire, mi sembra, tanto più che chi mi conosce sa benissimo che la vera me stessa non si è mai palesata davvero su queste pagine virtuali. La vera me stessa ha ancora fede nella parola stampata, purtroppo, e così chi volesse conoscermi davvero dovrebbe venirmi a cercare nei libri che ho amato; o addirittura dovrebbe immergersi negli abissi di follia delle mie creature. Di certo non chiedo tanto.
Curioso che un blogghino così modesto sia stato visitato da due personaggi del calibro di Tiziano Scarpa ed Eugenio Finardi che si sono addirittura degnati di lasciare traccia del loro passaggio. Un onore e una grande gioia - il commento di Scarpa in particolare, ovvio, ma anche la replica di Eugenio.
Chiudo l’anno in pace col mondo (ho addirittura fatto pace con quelli di erbadellastrega che hanno finalmente sostituito un giudizio tanto avventato quanto inesatto con un neutralissimo link ad una scheda del libro) e chiudo l’anno ascoltando i Joy Division perché trovo che la loro musica sia una continua fonte di ispirazione di una modernità straordinaria e penso anche che Ian Curtis abbia detto tutto quello che c’era da dire e l’abbia fatto infinitamente meglio di come potrei mai fare io.
Progetti per l’anno nuovo? A parte la sopravvivenza nessuno in particolare. Come Jane Eyre mi ostinerò a studiare il tedesco confidando nel conforto della disciplina, elementare misura d’igiene mentale. Per il resto spero di incappare in qualche buona lettura, in qualche buon disco (veramente poco di buono sotto il sole di questo 2009 che se ne va, e mi guardo bene dallo stilare classifiche), e seguiterò a coltivare il sogno del mio altrove prediletto.
Non progetto di trasferire il contenuto della soffitta. Al limite traslocherò presso qualcuno degli squinternati che ogni tanto si fanno largo nella mia testa e resterò rintracciabile all’indirizzo virtuale di sempre (margo24@alice.it). Ai miei due lettori e a me stessa auguro di cuore un 2010 che si faccia ricordare per avvenimenti sani e costruttivi.