martedì 20 ottobre 2009

Parole parole parole

Questo blog agonizza sotto il peso della mia sfiducia. Sfiducia nelle parole e nella loro efficacia. Solo le parole dette in malafede sono quelle che centrano sempre il bersaglio, che modellano la realtà a beneficio del potere.
Le altre parole, tutte le altre parole cadono semplicemente nel vuoto.

Ultimamente la mattina lascio il letto con un senso di minaccia incombente addosso. Il cielo ha un colore cattivo, la gatta si allontana dalla casa e quando torna ha modi da straniera. Le speranze hanno preso tutte un’altra strada e io non so lottare per ricondurle a me e non fare che fuggano come schegge impazzite, in libera uscita.

Snocciolo i rosari della vera disperazione per autoconvincermi a non mollare il predellino del treno dove resto aggrappata come un’intrusa, un’emigrante(“Yes but outside please” disse il piccolo uomo con accento napoletano alle due ragazze che volevano un gelato. Quasi Notting Hill Gate. Un sabato sera verso le sette, moltissimi anni fa).

Io non so tenere il ritmo delle mode.

Cercherò di accompagnare questo blog al compimento del suo primo e unico anno d’età. Poi seja o que Deus quiser.

7 commenti:

rose ha detto...

blogging al di fuori delle mode... una bella sfida!
sei poi andata a sentire And Also the Trees? (io mi sono accartocciata su me stessa)

fuchsia ha detto...

Anch'io mi sono accartocciata ma fuori dal Cox 18...L'attesa - in mezzo alla strada beninteso - si è protratta oltre le 23 e, ancora a quell'ora, dallo spioncino arrivavano solo risposte incerte circa l'inizio del concerto. Manco stessimo mendicando un colloquio con la badessa di un convento.
Morale ho avuto un crollo (se si tien conto che ero in piedi dalle 6 e avevo avuto una giornatina di tutto rispetto) e il bluesman non ha voluto sentire ragioni e mi ha ricaricata in macchina.
Chissà, forse doveva andare così.
Intanto continuo a cercare recensioni nel web ma non trovo niente. Strano.

fuchsia ha detto...

P.S. @rose: Ma la famosa gita scolastica?

rose ha detto...

parto domani! a londra i concerti cominciano alle 19.30...

fuchsia ha detto...

Un paese civile lo capisci anche dai concerti...:) Buon viaggio!

guanabara ha detto...

Tornando all'episodio del bar di Londra: non è tanto il numero di anni trascorsi, quanto un mondo che è cambiato completamente.
L'invito ad uscire dal locale era stato rivolto alle due tipe per il solo e semplice fatto che erano evidentemente una coppia "omo": tutto sommato il nostro scandalo per quel sopruso fu limitato e certamente lontano dal suggerire un intervento.
L'immigrato, titolare di uno squallido localuccio etnico "italian" ( che al giorno d'oggi non sarebbe al pari nemmeno con una kebaberia) con tutta la malagrazia ci propose di scegliere fra un menù con due diametrali opzioni: minestrone o ... espresso !
L'angolo gelateria contava di ben tre vaschette (piccole); il gelato era ghiacciato in superficie.
Va bene, era il secolo scorso, ma quelli che nascevano in quei giorni , oggi sono ancora in età da studio . E a raccontarglielo non ci crederebbero.

fuchsia ha detto...

Pensa che non mi ricordavo più della drastica alternativa tra minestrone e espresso!...Ma davvero son cose che non si possono raccontare perché pochi ti crederebbero. Quella era ancora un'epoca (erano solo gli anni '80 ma è una vita fa)in cui andare a Londra- almeno per gente della nostra età - era un'avventura.