lunedì 15 dicembre 2008

Della classe dirigente italiana: un esempio illuminante.

Trascrivo qui di seguito un bel pezzo da antologia, ovvero il più recente parto letterario del mio direttore:

"Oggetto: prezzi troppo alti dei pezzi di ricambio
In questi momenti di profonda crisi di tutti i settori e delle grosse difficoltà di rimanere sul mercato con adeguamento dei prezzi e riduzione dei costi ci sembra eccessivo oltre ogni calcolo di costi del prodotto venderci una barretta di plastica a 93,20 euro cadauno."

Giusto per offrire un quadro più completo dell'autore di questo testo magistrale, trascriverò anche un significativo estratto della sua odierna esternazione a proposito della crisi economica: "Questa crisi è giusta perchè dimostra che il povero deve rimanere povero. Perchè un operaio dovrebbe potersi permettere la casa, il cellulare e le vacanze? Un operaio è un operaio. Voi impiegati avete voluto la redistribuzione dei redditi? Ecco: questo è il risultato"

Posso garantire che non mi sono inventata niente. E' tutto vero.

4 commenti:

guanabara ha detto...

come fanno certe persone a pensare che sia stata data loro la libertà di dire queste parole vergognose e disumane ?

Anonimo ha detto...

Tu considera che questo è lo stesso idiota che ci dice "Dovete consumare, consumare, altrimenti si ferma tutto...". Uno spudorato imperialismo domestico.

Anonimo ha detto...

Nutro una stima sempre maggiore nei confronti della classe imprenditoriale e dirigente italiana che, a mio parere, non è quella grazie alla quale si svolge un lavoro migliore ma è quella CONTRO la quale i sottoposti lottano per un proprio operato di qualità.
Fuchsia, quando scriverò un post sull'argomento te lo farò sapere, l'unione fa la forza!
PS: Grazie per i complimenti e ricambio!

Anonimo ha detto...

Caterina, grazie per essere passata di qui. Terrò d'occhio il tuo blog.