martedì 24 marzo 2009

“Ma nelle notti di marzo non può bastare / La voce di una canzone per lasciarsi andare…”

“Guarda, non c’è verso…i Coldplay non riesco proprio a farmeli piacere…sarà la voce di lui, che ti devo dire…l’unica cosa che riesco ad ascoltare è quella canzone dell’ultimo disco, quella che avevi messo sul tuo blog, come si chiama?, ah Lost, ecco, sì, quella è l’unica che mi piace ma solo perché sembra una canzone dei Talking Heads, ci senti dentro tutto Brian Eno…e riesco a dire che mi piace perché nella mia testa suona con la voce di David Byrne…”

Ecco, quando mi sento dire queste cose a uno che potrebbe essere mio figlio mi rendo conto che i miei vent’anni appartengono al trapassato remoto. E mi chiedo: ma quanto acida e rompicoglioni sono diventata?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti dirò, c'è di peggio... conosco anche ragazze della mia età a cui non piacciono i Coldplay!!! Eheh...


Tanti auguri di buon compleano "da uno che potrebbe essere tuo figlio" (:

Anonimo ha detto...

CompleANO???!!! Lapsus freudiANO???!
(si noti la rima baciata)

A proposito: stamattina mi sono fatta un regalo mandando a******** uno dei due che ben conosci.

Anonimo ha detto...

Uff... Son stanco, domani ti dirò della mia mattinata pesantissima!


Sicuro il verde! Eheh...
Oppure il caccola...? Vuoi dire che è per questo che quando sono arrivato era mogio mogio? Quando la gente reagisce: orecchie basse e coda fra le gambe, sempre!
E' una cosa che ho notato...