mercoledì 18 marzo 2009
Tutti al lavoro
Ecco, il nuovo imminente scatto legiferativo del governo mi sta già tirando su di morale. Che è tutto 'sto mortorio, 'sti giardini buoni solo da passarci con la rasaerba? Finalmente un po' di vita: ben presto dal pollaio del vicino vedrò sprizzare un palazzo a sei piani, vedrò verande espandersi fin sul ciglio della strada e sarà tutto un fiorire di protuberanze geometriche e pratici infissi in alluminio...mi par già di sentire lo scatarramento di un vecchio autocarro impolverato mentre arranca affrontando la salita, il martellamento pneumatico della domenica mattina, perchè è chiaro, quello che già vedo all'opera è un esercito di praticoni dopolavoristi amici degli amici di conoscenti che chissenefrega-le-norme-di-sicurezza...In perfetta sintonia con le direttive berlusconiane sarà tutto un alacre trionfo del fai da te (vedi alla voce lavoro nero).
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2 commenti:
Per fortuna, mi pare che questa volta la pubblica opinione abbia accolto in maniera un po' scettica l'idea. Un po' perchè di soldi ce n'è in giro pochi, e quindi hai voglia a tirar su muri, rifare facciate, rifare impianti e via dicendo. Un po' perchè lui fa fatica a immaginare che la maggior parte dei destinatari dell'iniziativa vive in condomini dove ti fanno storie se metti una zanzariera, figurati se ti lasciano allargare la casa. Un altro po' ancora non avrebbe avuto bisogno di chiedere un bel niente: avrebbe fatti e, caso mai, condonato prima o poi.
L'altra faccia della medaglia è che, se l'iniziativa avesse successo, sarebeb un bel salto in avanti verso la "favelizzazione" dell'uomo urbano.
Ma infatti, il problema resta sempre che la gente i soldi non ce li ha. Comunque, a meno che non si verifichi un'inmprovvisa inversione di rotta, pare proprio che la cosa sia destinata ad andare in porto in tutta la sua assurdità.
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