Sabato mattina ero tutt'altro che dell'umore adatto ad affrontare le molli nebbie preautunnali della campagna pavese. Ma alla fine, sospinta da un vago senso del dovere e, soprattutto, rinfrancata dalla temeraria generosità del mio editore che mi aveva offerto due biglietti omaggio (udite udite!), muovendomi ormai con impareggiabile destrezza tra una frazione, una sottofrazione e il rischio di finire nei campi per via della pressoché totale mancanza di indicazioni stradali, ho raggiunto con successo la mia mestissima meta.
È stata la mia quinta volta a Belgioioso e, a mio modesto avviso, la manifestazione si conferma artritica e sonnolenta.
È pur vero che si tratta - almeno per me - dell'unica occasione per scoprire certi gioiellini come questo delizioso libretto di Tiziano Scarpa; quanto a certi piccoli editori, la mostra di Belgioioso rappresenta una non trascurabile opportunità di uscire allo scoperto.
E tuttavia l'atmosfera generale è sempre triste, melanconica, passiva.
Gli unici scorci di vivacità (udite udite bis!) sono stati registrati presso lo stand del mio editore - presidiato da diversi autori e frequentemente visitato da acquirenti - e presso l'adorabile esposizione di queste due magnifiche editrici bolognesi la scoperta delle cui creazioni è valsa sicuramente il viaggio.
Per la cronaca il bottino in dettaglio:
Post-Punk di Simon Reynolds (sì proprio quel mattone tremendo) ed.ISBN
Il libro degli Area di Domenico Coduto ed.AUDITORIUM
Blues di Giles Oakley ed.SHAKE (indovinare a chi si deve l'acquisto)
Fuoco su Babilonia! di Aldo Nove ed.CROCETTI
L'estrosa abbondanza di Anne Sexton sempre CROCETTI
e il librino di Tiziano Scarpa che, anche se nella confusione mentale del momento e non solo del momento è stato dimenticato là dove era in mostra, arriverà presto per posta.
N.B.Nella foto uno dei "pezzi unici" delle Magnifiche Editrici. Non è il mio preferito ma era l'unico riproducibile ed è semplicemente un invito a consultare un catalogo di piccoli capolavori.
1 commento:
Sono contento di sapere che lo sforzo abbia dato almeno qualche frutto.
Anch'io trovo piuttosto inquietante l'atmosfera che si respira al castello di Belgioioso. Contrariamente a quanto succede nei luoghi carichi di storia, lì ci sente oppressi dalla precarietà.
Posta un commento